Medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana
 
Premio “Coppa Senato della Repubblica Italiana”
 
Coppa “Un Goal per la Pace - Luigi Berlusconi”
 
Jorvan Vieira riceve la medaglia ...”
 
Silvinho del Barcellona intervistato dalla televisione SKY

 


 















 
OMPP WOFP - Un Goal per la Pace in IRAQ
Un Goal per la Pace
Foto Mediaset Sport

MOLTI PERCORRONO LA STRADA DELLA CRITICA
POCHI INSTAURANO IL DIALOGO
IL GIORNO IN CUI TUTTI NE SAREMO PERSUASI
VIVREMO FINALMENTE IN PACE

Convincere l’uomo che insieme possiamo ottenere risultati positivi in favore della Pace è un percorso difficile, eppure in questi tempi di scontri e conflitti, di odio e rancore, di discriminazioni, d’incredulità e ignoranza, una semplice partita amichevole di calcio, un momento genuino e positivo, può dare un immenso contributo al benessere generale, portare ad una convivenza dignitosa e al rispetto reciproco dei nostri fratelli, vicini e a qualsiasi latitudine, senza distinzioni politiche, religiose, di colore, di cultura. Basta poco per scoprire che tutti siamo uno, specialmente perché consapevoli che, nell’era della comunicazione, le distanze si annullano e abbiamo finalmente l’opportunità di riconoscere le similitudini e acquisire una familiarità fino a ieri sconosciuta.

Per questa ragione dobbiamo approfittare di questa nuova vicinanza e dei momenti d’incontro, apprezzandoli e condividendoli con i nostri simili in un clima di Pace. Il 22 dicembre 2008, nello stadio Meazza di San Siro, a Milano (Italia), si è svolto il match amichevole tra la Selezione Nazionale Irachena, guidata dal CT Jorvan Vieira, e la Selezione Nazionale degli Ambasciatori di Pace, guidata dal CT Pep Guardiola, affiancato dai colleghi Carlo Ancelotti e J. C. García. La squadra del catalano Guardiola ha vinto per 2 a 1, ma l’allenatore e uomo di Pace a capo dell’FC Barcellona ha detto: “Né vincitori né vinti, oggi ha trionfato la PACE”.
Molti speravano di vedere un mondiale a San Siro, altri dovettero constatare l’assenza di alcuni importanti giocatori, che non poterono partecipare a causa di precedenti impegni o per scelta dei dirigenti.
La spessa nebbia che ha avvolto lo stadio nella notte del 22 Dicembre, non ha potuto oscurare questo momento simbolico né il gesto degli uomini di buona volontà che, come evidenziato dalle immagini trasmesse in tutto il mondo, hanno consentito ai giocatori e al calcio, contraddistinto dal suo Fair Play, di tradursi in sinonimi di Pace. È stato un gran risultato ottenuto con l’impegno di quanti hanno accolto la Selezione Nazionale di un paese in guerra in un’Europa che fungeva da anfitrione, senza la necessità di una presenza militare, dando la possibilità agli spettatori iracheni di sventolare liberamente la propria bandiera in territorio italiano e rendendo omaggio agli uomini di una nazione che avrebbe più che mai bisogno di soddisfazioni e di dimostrazioni di rispetto come queste.
Pero se ignora, que la Paz y hasta a veces salvar una Vida, no tiene precio…

Il nostro ringraziamento va ai giocatori della Nazionale Irachena per aver partecipato ad un evento a scopo totalmente benefico. Grazie ai calciatori Ambasciatori di Pace come Pandev, Rocchi, Karpin, Milla, Sergi, Cuellar, Guillermo Ochoa, l’africano Pallone d’Oro Mustapha Hadji, Silvinho, Roqui e molti altri, giunti per l’occasione da numerosi paesi del mondo, per dare il proprio contributo di Uomini di Pace.
Ringraziamo inoltre squadre come la Lazio, l’FC Barcellona, il Palermo, la Fiorentina, il NY Red Bull, il Club Lussemburgo, il messicano Club America, il colombiano Deportivo Cali, l’argentino Boca Jr., il Cagliari, il Nante, la Selezione Nazionale della Lettonia, lo Spartak, il Lecce e la Selezione Mondiale di ex giocatori guidata da Josep María Fusté, indimenticabile mito catalano che ha profuso sforzo e impegno nel chiamare a raccolta molti calciatori. La nostra riconoscenza va inoltre a TV Al Iraquia e alla RAI che hanno reso possibile la trasmissione dell’evento in Iraq, con diretta il 22 Dicembre e replica il 23. In quei giorni non si è assistito né a scontri né ad attentati, ma solo alla dimostrazione che lo sport può fare molto, può produrre il miracolo di salvare e preservare vite umane e ricordare che proteggere anche una sola vita ha un valore inestimabile.

Infine, il nostro ringraziamento va al Calcio, che negli ultimi decenni si è dimostrato un sano esempio, un momento di formazione sportiva, d’intrattenimento e ha ottenuto risultati come questo, contribuendo a migliorare il mondo attraverso lo sport e a promuovere una cultura di Pace.

Foto Un Goal per la Pace


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Pep Guardiola
Barcelona F.C.
Carlo Ancelotti
A.C. Milan
Josep María Fusté

Josep María Fusté (il leggendario catalano), CT della Selezione Mondiale degli Ex Giocatori, il quale ha reso possibile l’organizzazione di quest’incontro a favore della Pace.


 
Premio “Coppa Camera Italiana dei Deputati”
 
Premio Raffaello Fellah “Un Goal per la Pace”, realizzato dal rinomato artista Carlo Perone
 
Coppa “Un Goal per la Pace” Angelo Moratti
 
Targhe della Fondazione Patrizio Paoletti
 
Il Selezionatore della Nazionale Irachena intervistato dalla televisione Al Iraquia

   
 
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